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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Quando le mie donne trovarono la loro strada nel buio di un teatro

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" Guardavo da un angolino la scena che non avrei più dimenticato. La bella signora, dal corpo sottile e dalle braccia forti, è al centro della stanza, io penso di scappare; non voglio mangiare l’intruglio brodoso da cui sono scappata poco prima, ma lei non mi vede. Non riesce a vedermi, e non mi sta cercando. Resta ferma e immobile al centro della stanza buia, e c’è una voce che d’improvviso la fa girare, così di scatto, ruota su se stessa come fosse una ragazzina, e non una donna matura e forte. Ruota su se stessa e si gira verso quella voce, e piange. La voce si fa sempre più dura, farfuglia qualcosa che non capisco, o non ricordo, ma stanno parlando di una bimbetta. Stanno parlando di me, in mezzo a scatole polverose e ragnatele, in mezzo a vecchie macchine agricole dismesse, e zappe arrugginite, un gommone appeso al muro, la bici senza rotelle che non trovavo più, la voce si fa possente, diventa un braccio, un pugno, e giù forte. Ancora più forte sul bel vestito della bella s...