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Autunno che ingiallisce le foglie e riporta in cammino. Cercando le giuste parole per riprendere da qui ...

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Sono trascorsi  anni dall'ultimo post su questa pagina. Anni in cui non ho mai smesso di leggere, scrivere, recensire. L'ho fatto principalmente per la grande famiglia per cui collaboro da anni (Critica Letteraria), molto prima che questo blog nascesse. Perché tornare qui, allora? Perché mi piace avere ancora uno spazio in cui tenere in fila i miei pensieri e raccontare delle mie letture, dei miei progetti e dei miei viaggi. Per dirmi e dire a chi mi segue che ci sono. Per ribadire, soprattutto a me stessa, che la passione di un tempo è immutata, seppur tra mille impegni legati alla scuola, che assorbe gran parte del tempo, come è giusto che sia. Prima però voglio raccontarvi chi ero e come siamo arrivati qui . Di recente ho provato a cimentarmi in qualcosa di nuovo, che poi nuovo non è, ho tenuto dei corsi di formazione sullo Storytelling, sul Videotelling e sui Podcast, che realizzo spesso con i miei alunni. È stato bello poter condividere qualcosa di quello che ero nella mi

Quando le mie donne trovarono la loro strada nel buio di un teatro

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" Guardavo da un angolino la scena che non avrei più dimenticato. La bella signora, dal corpo sottile e dalle braccia forti, è al centro della stanza, io penso di scappare; non voglio mangiare l’intruglio brodoso da cui sono scappata poco prima, ma lei non mi vede. Non riesce a vedermi, e non mi sta cercando. Resta ferma e immobile al centro della stanza buia, e c’è una voce che d’improvviso la fa girare, così di scatto, ruota su se stessa come fosse una ragazzina, e non una donna matura e forte. Ruota su se stessa e si gira verso quella voce, e piange. La voce si fa sempre più dura, farfuglia qualcosa che non capisco, o non ricordo, ma stanno parlando di una bimbetta. Stanno parlando di me, in mezzo a scatole polverose e ragnatele, in mezzo a vecchie macchine agricole dismesse, e zappe arrugginite, un gommone appeso al muro, la bici senza rotelle che non trovavo più, la voce si fa possente, diventa un braccio, un pugno, e giù forte. Ancora più forte sul bel vestito della bella s

Consigli per l'estate pochi, letture tante

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Non amo tanto i consigli per l'estate perché un libro lo leggi quando vuoi e in base al tuo umore, però ci sono certi libri che obiettivamente non consiglierei come letture estive. Un libro è un amico, un consigliere, una fonte di ispirazione, un aiuto, un momento di conoscenza, un alter ego dei nostri sogni o desideri. Ci sono libri che non è facile leggere, a prescindere dal clima e dalla stagione, altri che ti fanno dimenticare anche che giorno è. Niente elenchi dunque per questa estate, niente consigli. Solo degli amici con cui ho condiviso alcune delle mie giornate e delle mie nottate. Al primo posto di questa non classifica metterei una novità, che sta già facendo discutere molto Nuvole di fango di Inge Schilperoord, Fazi Editore. Un libro davvero incredibile, soprattutto perché scritto da una esordiente. In poche parole è la lenta lotta agonizzante o per meglio dire la parabola distruttiva, senza alcun moralismo, di una mente malata di pedofilia, che lotta contr

Evviva Torino, è vivo il Salone!!!

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foto di Samantha Viva   E finalmente lo possiamo dire, alla fine di questi giorni 5 giorni memorabili, vissuti in un clima di festa mai così caldo e compatto, il Salone del Libro di Torino è stato un successo . Lo dico da autrice, da giornalista, da appassionata, da piemontese d’adozione e da lettrice, convinta che le cose belle debbano essere valorizzate, soprattutto quelle che sono un patrimonio culturale, come lo è questo salone. Trenta candeline spente con allegria, e a dire il vero anche io mi ricordo come la più bella della mia vita la festa dei miei 30 anni.  Ma andando per gradi, e facendo riemergere la giornalista che è in me, voglio precisare perché e in cosa questo Salone mi sia così tanto piaciuto. Partirei con un dato, che essendo sportiva conosco bene, e che in molti forse avevano sottovalutato: il senso di appartenenza alla maglia. Quella cosa che ti torna fortissima quando stai per perdere, e anche male, e gli avversari provano a prendersi gioco di te, e lo fann

In attesa del #SalTo30 torniamo a Tempo di Libri

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  La vicenda.   In principio fu la polemica. L’annuncio delle dimissioni di Federico Motta, presidente dell’Aie (Associazione Italiana Editori), dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che controlla e amministra il Salone del Libro torinese, aveva già fatto presagire aria di cambiamenti nel febbraio dell’anno scorso. Da lì, tra colpi di scena estivi, in cui nasceva l’ipotesi di un evento da realizzare a Milano, appoggiato da 17 delegati Aie su 32 presenti alla riunione, alla rivolta per la decisione presa in solitaria, fomentata dal resto degli editori - che scelgono di fatto di uscire dall’Aie e di organizzarsi da soli il proprio storico Salone, tradizionalmente affidato a Torino - tutta una serie di passaggi hanno portato alla nascita di due saloni del libro, uno tutto milanese e uno da sempre torinese.  Tempo di Libri vede così la sua nascita nei luoghi di Fiera Milano Rho e in molti spinti dalla curiosità ci rechiamo a

Scoperte francesi con souvenir in una domenica di quasi Halloween

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Mi piace viaggiare anche senza aver programmato il viaggio, e abitando al confine con la Francia non è poi così difficile sconfinare. I luoghi più interessanti che conosco sono appunti i confini, quelli che per molti sono solo posti di passaggio, con una via e poche case, pochi abitanti a far da sentinella al tempo, pochi tesori custoditi con cura e rubati alla memoria, quasi santificati.  Così sono approdata a Saint Paul sur Ubaye , che disterà circa una ventina di chilometri dall'Italia, passando per il Colle della Maddalena, per approdare nell'Alta Valle dell'Ubaye, ai piedi dell'Aiguille de Chambeyron. La regione è quella della Provenza-Alpi-Costa Azzurra e il dipartimento è quello delle Alpi dell'Alta Provenza. In alta stagione conterà duecento abitanti o poco più, ieri ne ho incontrati più o meno una decina, tutti impegnati in qualche lavoro di falegnameria o carpenteria, ma senza disdegnare un contatto con due turisti italiani come noi, in cerca di sc

#Arteinmostra: Un "Love" contemporaneo omaggia Warhol e mi riporta alla Winterson

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Qualche anno fa, durante una sessione di esami di Letteratura Italiana, la studentessa che mi stava seduta di fronte, per niente intimorita dall'elenco antologico chilometrico, e alquanto spazientita dal non aver potuto sostare di fronte all'unico collega maschio, con la sua profonda scollatura a V, rispose ad una mia domanda molto provocatoria, sul ruolo della letteratura, citandomi l'amore come motore dell'opera d'arte. Secondo la signorina in questione, per la precisione, " la Letteratura nasce solo dall'amore e per l'amore ". Tralasciando che il proseguo dell'esame si svolse sul Principe di Machiavelli, e il suo sorriso divenne una smorfia quasi pendente sulla scollatura, ho ragionato molto, in questi anni, sull'estrema semplificazione di quella frase. In un certo senso penso anche io che le parole Amore e Arte debbano camminare di pari passo, ma in un senso assolutamente diverso.  Il senso si avvicina molto alla frase